Cosa visitare in Montagna
SLOW TREK: ESCURSIONI PER FAMIGLIE

Località di partenza: Piazza Municipio di Macugnaga
Località di arrivo: Lago delle Fate
Dislivello: -55 m (+ circa 85 cm in solo andata)
Distanza e tempo di percorrenza: 6 km (2 h andata/ritorno)
Tipologia di percorso: semplice
Periodo consigliato: da Aprile a Ottobre

Come arrivare:
Prendere la superstrada direzione Domodossola-Sempione, uscita Piedimulera. Seguire i cartelli blu “Macugnaga”.
Parcheggio in Piazza Municipio del paese.

Itinerario:
Tenendo la piazza del Municipio, circondata da case di legno e pietra e con una fontana a raso al centro, alla propria sinistra si percorre un breve tratto di statale per girare in via Ludovico Jacchetti. Pochi passi lungo questa via e si prende quasi subito a sinistra lungo un viottolo asfaltato seguendo il cartello marrone “Lago delle Fate – Percorso Vita” che, in continua discesa, porta ad un ponte sul torrente Anza.

Superato il ponti si tiene la sinistra lungo la sterrata che costeggia il torrente (seguendo i cartelli gialli “Lago delle Fate” – circa 50 m.) tenendo sempre la sinistra e camminando su una piacevole strada pianeggiante. Superata una sbarra si prende la sterrata in salita sulla destra e, mantenendosi sulla via principale, si sale in modo graduale fino ad arrivare al paesino di Quarazza (1309 m.) dove si trovano bar-ristoranti, una chiesetta, una fontana e il Lago delle Fate.

Le rive del lago sono piacevoli per una sosta, con piccole spiaggette su cui scendere, e subito dopo si trovano ampi e pianeggianti prati.

Il ritorno avviene sulla medesima strada dell’andata ma è fortemente consigliata una breve deviazione che passa per la caratteristica borgata di minatori di Crocette, detta anche la “Città Morta” (1400 m.) – Tempo di percorrenza 0h20m. Oggi si posso ammirare i resti degli edifici legati all’antica lavorazione dell’oro. Una breve salita riporta quindi alla sterrata dell’andata e si ripercorre a ritroso la via già percorsa.

Variante:
Se si percorre tutto il sentiero in discesa (seguendo il cartello “Borca”), si potrà raggiungere la borgata Borca do si trova la Miniera d’Oro della Guia. La prima miniera-museo in Italia aperta al pubblico. Un viaggio nella storia dell’estrazione dell’oro in valle poiché pare che già in epoca romana le miniere fossero sfruttate.
Dopo un picco massimo negli anni ’40 la concorrenza straniera e l’invecchiamento dei macchinari portarono alla sua chiusura nel 1961.

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